Donne e carriera: disuguaglianze accentuate. Il Pnrr rappresenta un’opportunità, ma serve un sistema di welfare adeguato
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21 ottobre 2022
In Puglia, l’occupazione femminile è ferma al 32,5%, mentre la crisi pandemica ha aggravato ostacoli e disparità di genere. Le risorse del Pnrr sono tante, ma sarà necessario aprire tavoli di confronto che coinvolgendo le donne per garantirne efficienza ed efficacia.
La nostra provincia rispecchia il trend nazionale, che ha visto durante la pandemia la perdita più alta, in punti percentuali, di lavoro giovanile e femminile.
Ancora troppo spesso costrette a scegliere tra famiglia e lavoro, a rinunciare all’occupazione perché schiacciate da quei carichi di assistenza e cura in ambito familiare che pesano quasi esclusivamente sulle donne, mentre i sostegni offerti dal welfare continuano a essere troppo deboli, quando non del tutto assenti.
Le difficoltà incontrate dalle donne a entrare nel mercato del lavoro in Puglia diventano evidenti se si guarda ai dati, con un tasso di occupazione femminile del 32,5% (elaborazione Anpal sulla base di dati Istat), e un tasso di inattività del 60,6%. Ostacoli e disparità, però, non riguardano soltanto l’accesso al mondo del lavoro, ma anche le condizioni che caratterizzano il lavoro femminile.
Le difficoltà nel conciliare i tempi di vita e lavoro, quelle di garantirsi una tutela vera della maternità attraverso sistemi di welfare, la difficoltà di distribuire equamente i carichi familiari tra uomo e donna, senza dimenticare l’aspetto delle molestie sul lavoro (proprio in questi giorni abbiamo assistito a cronache sconcertanti in tal senso).
A pesare, altresì, in maniera significativa, c’è quel Gender pay gap che vede le donne, a parità di ruolo e di mansione, ricevere una retribuzione inferiore rispetto agli uomini.
Il risultato è che a pandemia, sotto molti aspetti, ha riportato indietro le lancette azzerando progressi che pure erano stati fatti in tema di lavoro femminile, mentre persiste una consapevolezza delle donne rispetto a certe problematiche come il gender pay gap. Qual’ è allora la strada da seguire per tentare di porre rimedio a disuguaglianze nel frattempo diventate sempre più forti?
La Regione Puglia, con l’approvazione di una legge sulla parità retributiva di genere (avvenuta a settembre 2021, poco prima di quella approvata a livello nazionale) ha portato un risultato politico e culturale molto importante, ma non basta.
Una legge non risolve il problema, è necessario che si creino le condizioni sul territorio per garantire ciò che una legge prevede, a partire dalle piccole aziende. Serve un cambiamento culturale, e serve un sistema di welfare integrato, con asili nido pubblici e aziendali, con il riconoscimento dei congedi di maternità, un sistema che consenta alla donna, al pari dell’uomo, di poter decidere di fare carriera, di poter esercitare il diritto alla propria emancipazione professionale e sociale.
Lungo il percorso per ridurre gap e divari di genere nel mondo del lavoro un’importante opportunità è rappresentata dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Alcune misure racchiuse nel piano intervengono per colmare il gender pay gap e per superare questa subalternità di genere attraverso una equa distribuzione dei carichi, garantendo percorsi di formazione e crescita nelle imprese anche per le donne. Anche in questo caso, però, occorre andare oltre quanto previsto su un articolo di legge, per attuare misure che possano concretamente contribuire a ridurre le disuguaglianze.
Per raggiungere gli obiettivi è necessario che la politica investa le risorse nel modo giusto. E se quelle risorse devono contribuire a risolvere problematiche che riguardano le donne, è giusto che a indirizzarne l’utilizzo siano le donne. Si può fare, istituendo delle commissioni, avviando dei percorsi di ascolto e di coinvolgimento delle donne a tutti i livelli, aprendosi al territorio, alle problematiche che lo investono e alle opportunità che lo caratterizzano. Come in ogni realtà sociale, conoscere le difficoltà che si incontrano ogni giorno, può essere utile per veicolare meglio le risorse e raggiungere gli obiettivi.