I mediocri che provano a screditarci
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Oggi voglio dedicare questo spazio settimanale al tema dei sogni nel cassetto. Spesso focalizziamo le nostre vite sui progetti, sul futuro, oppure sulla quotidianità che ci porta a ripetere azioni routinarie che sottraggono tutte le fantasie e i pensieri alle nostre vere propensioni, alle nostre passioni.
Mi rendo conto che, nella vita, sia importante programmare e lavorare per garantirsi il sostentamento, ma alla fine di essa, quanti rimpianti ci resteranno?
A 43 anni è presto per fare bilanci seri, ci sono ancora tanti progetti da realizzare e sogni da elaborare, ma probabilmente la mia vita è stata molto accelerata dai 20 ai 35 anni e mi ha permesso di arrivare a tanti traguardi precocemente, per cui oggi mi viene da fare dei bilanci intermedi.
In quegli anni, vivendo in una grande città, per me è stato facile far coincidere la realizzazione professionale e le mie propensioni sociali e personali: avevo tutto e non me ne accorgevo. Tuttavia mi mancava il contatto con le mie radici. E per questo motivo ho rischiato e sono tornata a vivere e investire qui, in questa terra troppo calpestata dagli odi personali.
Nonostante la totale metamorfosi delle mie giornate, sono riuscita ad adattarmi e, al contempo, a trapiantare un modello (quasi) cittadino a Mattinata, sia su un piano professionale che su un piano personale. Tanti amici nuovi, anche grazie al mio ingresso nella politica locale, e tanta crescita personale e collettiva.
Insieme eravamo un gruppo invincibile: la passione, l’onestà, la bellezza, la gioventù e le competenze, non ci mancava nulla. Eravamo pronti a metterci in gioco e a prestarci per il nostro piccolo grande sogno.
Ma, come in ogni favola, a un certo punto è arrivata la strega cattiva che ci ha punto con un ago, addormentandoci in un lungo sonno dal quale, con ogni probabilità, non ci saremmo più svegliati.
Tutto si spense, tutto ritornò al silenzio. Le cose belle venivano negate, ed io non avevo capito nulla.
Ma, sempre come nelle favole, quell’incantesimo può essere interrotto dall’amore.
Chi ha l’amore nel cuore non può restare nell’angolino in silenzio.
A me è successa una cosa del genere. La cattiveria e l’invidia mi hanno chiuso la bocca e spento il cuore legandomi a una sedia. Grazie all’amore, passo dopo passo, mi sono rialzata ed oggi sento di nuovo la fiamma delle mie passioni.
Quello che voglio rappresentare con queste poche righe, è che ognuno di noi ha una vita a disposizione e non può sprecarla per la cattiveria degli altri.
Nessuno può vietare a un altro il diritto a vivere e costruire il proprio futuro in base alle proprie aspettative e passioni, nessuno può giocare con l’altro utilizzando la violenza e il ricatto.
Nelle meditazioni scritte per la via Crucis al Colosseo svoltasi nei giorni scorsi, papa Francesco ha affermato: “Gesù, tanti seguono il barbaro spettacolo della tua esecuzione e, senza conoscerti e senza conoscere la verità, emettono giudizi e condanne, gettando su di te infamia e disprezzo. Accade anche oggi, Signore, e non serve nemmeno un macabro corteo: basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze”.
Oggi l’ago e le mele avvelenate sono le tastiere del “facile scrivere” che, troppo spesso, giocano con le vite e i sentimenti dell’altro, solo perché non sono in grado di arrivarci in altro modo, con le proprie capacità.
Allora ho pensato ai sacrifici dei miei genitori, ai miei, per rendermi una donna realizzata, a tutte le persone che hanno creduto e credono in me, e ho pensato che qualcuno mi stesse rubando i sogni, quelli che ho custodito e coltivato. Ho sprigionato l’amore e l’orgoglio e ho deciso di non ascoltare più nessuno se non me stessa. Non mi importa dei joubox che vengono pagati per diffamarmi, di chi è ossessionato da me da troppi anni e scrive, scrive, scrive… io mi sono slegata dalla sedia, ho tolto il bavaglio dalla bocca e mi sono rialzata.
Dunque, il mio bilancio provvisorio conclude con una nota negativa: troppi sogni non riscossi, è ora di lasciar perdere le tue paure, altrimenti finirai con rimpiangere il passato. Hai il tempo per farlo ancora.
Cari amici, care amiche, non facciamoci mettere il bavaglio in bocca da nessuno, specie se siamo donne, e camminiamo a testa alta verso il nostro futuro. I mediocri avranno sempre bisogno di screditarci per sentirsi qualcuno. Vogliono farci fuori e tendono a rendere il mondo mediocre, a loro immagine.
Seguiamo il monito di Papa Wojtyla “prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”.
Buon weekend a tutti voi!
Libera Scirpoli